Eccoci qua amici, siamo quasi a Natale 2023 e quella che vi vado a proporre oggi è la nuova ricetta del fustringo marchigiano in versione rinnovata dopo quella postata qui nel 2015.
Molti di voi hanno fatto quella ricetta con soddisfazione, molti l'hanno copiata e fatta loro nei propri blog personali e addirittura qualcuno si è preso le foto spacciandole per proprie... Non si fa , ma almeno se lo fate citate le fonti ... ho visto anche qualcuno molto famoso scopiazzare la ricetta e proporla come propria invenzione, bhe , mi fa piacere, ma le mie ricette sono di famiglia e provengono da una mamma centenaria e una suocera defunta che li facevano ogni anno e che si tramandavano i trucchi e le dosi da generazioni, quindi lasciate a Cesare quel che è di Cesare :-D
Detto ciò passiamo a descrivere questa nuova versione più smart e moderna , che ho messo a punto per semplificare leggermente la vita a questa preparazione spaziale natalizia piena di sapore e profumo di tradizione.
Gli ingredienti sono gli stessi ovviamente con una piccola variante che lo impreziosisce e gli dona sapore e consistenza , l'idea mi è venuta pensando a quello che mi diceva sempre mia madre quando lo preparava ed era " ci metto il pane raffermo ammollato nel brodo dei fichi ma in realtà ci vorrebbe il " TRITELLO" "
Andandomi a documentare il tritello, altro non è, che le crusche integrali scartate dalla macinazione dei cereali come avena, farro, orzo, grano ecc , quindi si capisce come il fustringo nel tempo si sia impoverito delle fibre grezze di cui era composto in origine e si sia ingentilito e raffinato contenendo al suo interno pane grattugiato o pane raffermo ammollato e spezzettato.
A fronte di questo ricordo ho provato ad aggiungere al composto dei fiocchi di avena piccoli ed integrali ed è stata una bellissima sorpresa quando il risultato mi ha stupito.
In più ho constatato che una ricetta con fiocchi di avena e senza pane e lievito e senza GLUTINE è adatta anche a chi è intollerante o celiaco e, al giorno d'oggi ,Dio solo sa quanto è importante proporre ricette adatte a tutti per permettere anche alle persone intolleranti di gustarsi un pezzetto di Natale.
Altra piccola variante che ho apportato quest'anno è la tostatura, prima dell'utilizzo, della frutta secca, una passata in forno e una triturata nel robot da cucina e si sprigionano tutti i profumi in maniera migliore.
Altro trucchetto messo in opera è l'uso del minipimer per sfaldare i fichi dopo la bollitura, insomma, si possono tritare a mano come una volta, ma se la tecnologia ce lo consente perchè non risparmiarci lavoro , fatica e tempo, ottenendo anche un risultato migliore?
Ecco allora la ricetta del nuovissimo frustingo marchigiano del fermano ,anzi, montegiorgese elpidiense, di questo 2023 riadattato in versione due punto zero adatto anche ai celiaci se non mettete dentro pane.
ingredienti:
750 grammi di fichi secchi neri biologici ( io baule volante)
300 grammi di mosto cotto o sapa o saba
200 grammi di mandorle intere con la pelle
150 grammi di gherigli di noci più una decina di mezzi gherigli per la decorazione
100 grammi di nocciole pelate
40 grammi di pinoli
150 grammi di uva sultanina
50 grammi di arancia candita a cubetti
50 grammi di cedro candito a cubetti
ciliegie candite rosse e verdi per guarnire
60 grammi di gocce di cioccolato fondente
4/5 cucchiai di cacao amaro
500 / 600 grammi di fiocchi integrali piccoli di avena biologica
pane grattugiato qb se non siete celiaci altrimenti omettetelo
due tazzine di caffè amaro
una tazzina di polvere di caffè macinato
una scorza grattata di limone e una di arancia
una grattata di noce moscata abbondante
4 cucchiai di cannella in polvere
un bicchierino di mistrà
un bicchierino di rum invecchiato
un pizzico di pepe nero
due cucchiai colmi di miele
100 grammi di zucchero di canna biologico
un bicchiere molto scarso di olio extravergine di oliva biologico
teglie per la cottura in forno, vanno bene anche quelle usa e getta.
Procedimento:
Lavate i fichi bene con acqua corrente e fateli ammollare in acqua tiepida per una mezzora. poi togliete i piccioli con una forbicina , copriteli abbondantemente di acqua fredda in una pentola , coprite con coperchio, mettete sul fuoco e fateli bollire per un'altra mezzoretta a fuoco medio finchè non saranno morbidi e sfatti.
Lavate ed ammollate l'uvetta , tenetela a bagno in acqua tiepida circa un'ora po strizzatela e tenetela da parte.
Prendete tutta la frutta a guscio, allargatela su una teglia da forno e tostatela in forno a 160 gradi finche non risulterà dorata e profumata, poi lasciatela freddare a temperatura ambiente.
Passate la frutta secca nel robot a lame e trituratela non finemente ma date tre o quattro colpetti di motore per frantumarla grossolanamente e ridurla a granella grossa.
Nell'acqua con i fichi sciogliete il miele, lo zucchero e fate amalgamare, poi lasciate intiepidire il composto e di conseguenza frullate con un minipimer ma non del tutto, lasciate qualche pezzettone di fico che si veda.
Ora muniteli di un capiente recipiente e di un mestolo lungo di legno per fare l'impasto.
Cominciate dall'avena, poi man mano inserite tutti gli altri ingredienti, la frutta secca, l'uvetta strizzata, il caffè in polvere, il cacao , i canditi, le spezie, le bucce grattugiate, il cioccolato in gocce, il caffè liquido il rum, il mistrà, il mosto, i fichi con la loro acqua.
Quando avrete inserito tutti gli ingredienti mettete l'olio un pò alla volta e tenete a portata di mano altri fiocchi di avena o del pan grattato per aggiustare di densità il composto.
L'olio deve essere abbastanza ma non deve risultate troppo lucido ed untuoso.
Il pan grattato va unito finchè l'impasto non risulta si morbido ma compatto e non liquido, come una bella pappa densa e profumata che si stacca a cucchiaiate.
Amalgamate molto bene e poi disponete il tutto in tegliette, livellando bene e compattando bene finche risulta una superficie liscia ed omogenea.
Accendete il forno statico 180 gradi e mentre si riscalda decorate la superficie del fistringo per gherigli di noci , mandorle e ciliegie candite, infornate nel ripiano medio e lasciate asciugare per un'ora e o anche più ma badate che non secchi troppo e non annerisca sopra , deve essere asciutto ma non secco, dorato ma non bruciato quindi controllate spesso, e se serve accendete solo sotto o mettete a 170 grado e un foglio di carta stagnola sopra per non bruciarlo.
A cottura ultimata, asciate freddare bene e poi siete pronti per coprirlo e conservarlo a temperatura ambiente e confezionarlo e regalarlo.
A tutti voi che siete passati di qua, marchigiani e non, Buon Natale e felice anno nuovo!
Betty
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